“Nostro Signore ha scritto la promessa della risurrezione, non solo nei libri, ma in ogni foglia in primavera.” Martin Luther King Jr
Piccolo aggiornamento pasquale di gocce di finanza, alla luce del primo trimestre 2023. Lo scenario che ritengo si stia profilando conferma quanto espresso in precedenza ovvero che ci avviamo ad un anno di transizione.
Quest’anno vedremo la fine dei rialzi dei tassi, prevista per giugno 2023, e dovremo verificare gli effetti del violento rialzo dei tassi sull’economia. Abbiamo visto i primi casi su istituzioni quali credit suisse, banca svb, eurovita, colpite dalla diminuzione dei depositi che ha messo in luce l’effetto del calo dei corsi legato ai bond, causa rialzo dei tassi, che ha messo in crisi le liquidità delle società.
Le Banche Centrali sono state molto attente a non creare una crisi finanziaria e la paura è rientrata velocemente. Il settore più colpito è stato l’investimento in subordinati AT1 a seguito dello scriteriato intervento della Banca Svizzera sull’interpretazione dei prospetti delle emissioni subordinate, le AT1 sono titoli emessi e sottoscrivibili solo da operatori professionali.
Gli esperti, l’autorità come BCE e regolatori europei hanno subito chiarito che quello che è successo in Svizzera in Europa non può succedere altrove perché la regolamentazione è chiara. Sugli strumenti come i subordinati si è creato un scollamento rispetto ai fondamentali delle banche, che nel primo trimestre hanno presentato utili molto elevati, e la crisi di fiducia sugli strumenti ad alta subordinazione dovrebbe rientrare gradualmente.
Anche l’ inflazione nel corso dell’anno dovrebbe scendere anche se, forse, in maniera più lenta rispetto alle aspettative. Sono presenti ancora forze inflazionistiche, come abbiamo visto in questi giorni il prezzo del petrolio, ancora in atto, quello che è conosciuto come il famoso effetto trascinamento.
La recessione al momento non sembra arrivare. Tuttavia la curva dei tassi dice che la recessione arriverà, e anche con quanto è successo con la vicenda credit suisse il credito dovrebbe portare ad un restringimento perché le banche tendono, in questi casi, a proteggere i bilanci prendendo meno rischi. Ritengo però che la recessione ci sarà ma molto lieve quello che in fondo è chiamato Soft Landing.
Rimango positivo sul mercato delle obbligazioni soprattutto governative e corporate bond visto lo scenario che si sta creando. Fine rialzo tassi-inflazione in calo-lieve recessione sono fattori positivi per le obbligazioni. Per investitori più aggressivi mercato dei subordinati può essere un’idea di medio periodo.
Sul mercato azionario ritengo interessante società alta capitalizzazione e dividendi, sul fronte valutario meglio euro rispetto dollaro.
Ed infine mi fa piacere augurare buona PASQUA a tutti e momenti di serenità e divertimento.
Per ogni informazione ed approfondimento, ed il check up finanziario vi invito a contattarmi
Grazie per l’attenzione
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