GOCCE DI FINANZA 29

 

 

Oggi proviamo a fare delle osservazioni, legate al medio lungo periodo, che non sempre abbiamo presente nella nostra memoria emotiva, e nelle nostre scelte di investimento:

 

Le azioni di solito salgono.

Abbiamo assistito ad un mercato toro negli anni 2010 e questo ha generato confusione con i due recenti crolli di quasi il 40% legati alla Pandemia ed all’inflazione.

Negli ultimi 100 anni circa, il mercato azionario USA (che sicuramente è stato quello dominante e con più peso) è salito in media circa 3 volte ogni 4 anni.

Sempre la stessa statistica dice che circa il 60% di tutti gli anni si sono stati guadagni superiori al 10%, e per un terzo i rendimenti sono stati superiori al 20%.

Quindi statisticamente è più probabile guadagnare il 20% che vivere un anno di ribasso.

L’economia funziona perché le imprese fanno profitti. I profitti derivano dall’innovazione. E tutti devono allocare il denaro da qualche parte, e i rendimenti del mercato azionario ovviamente piacciono, specialmente nel mercato nord americano.

 

A volte le azioni scendono.

Come ho scritto sopra Il mercato azionario sale grazie ai profitti, all’innovazione, all’ingegno umano sale, però, a volte, scende.

Siamo esseri emotivi ed irrazionali, sbagliamo e prendiamo, certe volte, decisioni stupide. Mutiamo le idea, esageriamo, spingiamo la volatilità. Questo, ovviamente, influisce  sul mercato azionario

Il mix denaro, paura, cupidigia e volatilità del futuro determinano, a volte, le discese del mercato.

Come nel ciclo della vita, le perdite sono parte dei guadagni avuti nel tempo.

 

Il mondo non finisce mai e, se mai dovesse aver termine, il portafoglio sarà l’ultimo dei nostri problemi.

Ci  sono investitori, o forse sarebbe meglio dire speculatori, che cercano guadagnare utilizzando tattiche allarmistiche.

I millenaristi nel medioevo prevedevano la fine del mondo per l’anno mille e, al pari di coloro che invocano la fine del sistema finanziario, si sono sbagliati… e neanche di poco.

Quello che ci ha insegnato la storia, in molteplici occasioni, dalla peste nere alle guerre mondiali, è che  si verificano crolli, profonde recessioni e sconvolgimenti geopolitici però il mondo non finisce mai. Le cose si risolvono ed il mondo continua a crescere.

Ed in ogni caso, se il mondo dovesse finire, e arrivassero degli alieni ostili, oppure si scatenasse una guerra nucleare totale, sicuramente, il portafoglio sarebbe l’ultimo dei nostri problemi.

 

Dobbiamo investire in qualcosa.

Questo punto lo traggo da “a wealth of common sense” di Ben Carlson (che si potrebbe tradurre come: una ricchezza con buon senso)  perché condivido le parole di uno, tra i più conosciuti, gestori americani:

 

Investire comporta un rischio. E il rischio non scompare mai del tutto, per quanto si pensi di essere coperti. Ogni decisione di investimento è semplicemente un compromesso tra un rischio e un altro.

Il problema è che quando si combina il rischio con un futuro intrinsecamente incerto, investire non è sempre così divertente.

Investire? In questa economia? E l’inflazione? E le prossime elezioni? E se ci fosse una recessione? E se il dollaro perdesse lo status di valuta di riserva globale? E se i tassi di interesse continuassero a salire? E se ci fosse un crollo del mercato immobiliare? E se il mercato azionario scendesse di nuovo?

Potreste giocare a questo gioco all’infinito, in qualsiasi mercato o contesto economico, e non riuscireste a convincere voi stessi.

Non esiste un unico modo di investire che garantisca il successo o i risultati desiderati.

C’è un modo per garantire risultati negativi con i risparmi di una vita: non investire il proprio denaro.

Se tenete i vostri risparmi sul conto o li sotterrate nel giardino di casa, non dovrete preoccuparvi di tutti i rischi che caratterizzano il mercato azionario.

Inoltre, si annulla ogni possibilità di accrescere il proprio patrimonio nel tempo.

Ci saranno sempre notizie inqueitanti e racconti intelligenti sul perché il mondo sta per finire.

La mia strategia consiste nel continuare a risparmiare, investire e seguire il mio piano, indipendentemente dall’andamento del mercato.

Nessuno di noi controlla ciò che accade sul mercato.

Ma tutti abbiamo il controllo su quanto risparmiamo, su come allochiamo le nostre attività, su quanto spesso controlliamo il valore di mercato dei nostri portafogli e su come prendiamo decisioni di investimento intelligenti.

Concentratevi su ciò che potete controllare e lasciate che le fiches cadano dove vogliono.”

 

 

Per ogni informazione ed approfondimento, ed il check up finanziario vi invito a contattarmi 

Grazie per l’attenzione

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