“Qualche volta le favole succedono all’incontrario e allora è un disastro”

Le favole a rovescio di Gianni Rodari

 GOCCE DI FINANZA 9

Il mercato obbligazionario, negli ultimi anni, ha vissuto rendimenti negativi sui titoli di stato.

Nel 2019, durante le varie crisi che hanno caratterizzato gli ultimi 10 anni, il totale dei titoli di stato a livello mondiale ha raggiunto il 50% dell’ammontare. Ai giorni nostri il totale dei titoli negativi è il 7%.

In questi anni con tassi negativi la frase ricorrente nelle sale operative era “il mondo è alla rovescia”. Che stava a significare che in un mercato senza interventi delle banche centrali i tassi non potrebbero essere negativi; un po’ come nel medioevo quando a Carnevale ognuno poteva rappresentare un’altra persona e il povero diventa signore per un giorno.

Il salvagente sui mercati finanziari creato per fronteggiare le crisi, il cosiddetto “FED PUT” cioè le banche centrali sono disposte a comprare tutto, in particolare bond governativi si sta attenuando. La Federal Reserve americana ha alzato i tassi di 0.25% a fine marzo 2022 e il mercato sconta altri 8 rialzi nel periodo di un anno. Anche dalla BCE, con ritardo temporale di circa 9 mesi inizierà ad alzare i tassi (si desume dalle parole della Lagarde).

Sotto la tabella dei tassi di mercato delle obbligazioni governative dei principali paesi nel lasso di tempo dei primi 3 mesi del 2022:

01/01/2022
30/03/2022
USA
2 anni
0,73%
2,31%
5 anni
1,26%
2,46%
10 anni
1,51%
2,38%
30 anni
1,90%
2,50%
GERMANIA
2 anni
-0,59%
0,00%
5 anni
-0,41%
0,47%
10 anni
-0,12%
0,66%
30 anni
0,24%
0,73%
ITALIA
2 anni
-0,08%
0,33%
5 anni
0,44%
1,34%
10 anni
1,19%
2,15%
30 anni
2,02%
2,50%
 

 

La motivazione di questo movimento all’insù dei tassi di interesse, una delle variazioni più marcate degli ultimi anni, è da ricercare dall’alto tasso di inflazione che sta colpendo le economie mondiali, causato dal forte rialzo delle materie prime, in particolare il petrolio e il gas.

Le Banche Centrali dovranno essere ottimi equilibristi. La politica di riduzione degli stimoli monetaria dovrà tener conto della crescita economica, che è già in fase di rallentamento.

Analizzando al curva che si sta appiattendo in maniera sensibile negli USA , possiamo affermare che il mercato si aspetta nel prossimo biennio una crescita lenta e inflazione sopra i target delle Banche Centrali.

Tuttavia il rialzo dei rendimenti di mercato crea un’interessante opportunità per gli investitori americani i quali  possono acquistare titoli a rendimenti interessanti, facendo dimenticare i tassi negativi che hanno caratterizzato gli ultimi anni.

In pratica a certi livelli di rendimento si può investire in obbligazioni a tassi coerenti con il ciclo economico: la normalizzazione dei tassi di mercato è in corso come avevamo commentato in “gocce di finanza n.3”

Il mondo non è più al contrario, tuttavia speriamo di non tornarci.

 

 

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