gocce di finanza 3
“Ciascuno di noi ogni tanto è cretino, imbecille, stupido o matto. Diciamo che la persona normale è quella che mescola in misura ragionevole tutte queste componenti, questi tipi ideali. ” Umberto Eco
Osserviamo che, dall’inizio del 2022, i mercati finanziari hanno performance negative, in particolare i settori che meglio hanno performato nell’anno passato. Tutte le asset class hanno performato male, e anche gli spread e le correlazioni male hanno funzionato.
Abbiamo vissuto anni dove le politiche monetarie sono state ultra espansive per arginare le problematiche che si sono presentate e per salvaguardare la economia da crisi pesanti. Le Banche centrali hanno usato la leva dei tassi di interesse abbassandoli a livelli impensabili ed in alcuni paesi anche a tasso negativo.
Tuttavia da settembre 2021 una parola ci accompagna nelle giornate vissute sui mercati finanziari. La parola è normalizzazione. Parola usata più volte dalla FED nelle relazioni mensili ed ultimamente anche la BCE ha trattato l’argomento nelle ultime riunioni.
Normalizzazione dei tassi di interesse: la FED ha espressamente detto che nel marzo 2022 smetterà l’acquisto sui mercati obbligazionari e alzerà i tassi di interesse nel corso dell’anno. Anche la BCE si sta allineando. Effetto delle decisioni del cambiamento delle politiche monetarie è stato aumento dei tassi di mercato e un appiattimento della curva con aumento dei rischi di recessione nel 2023.
Anche gli spread si stanno normalizzando. Lo spread btp-bund si è alzato a 170 bp tutto il mondo corporate ha visto, in base ai settori merceologici, un allargamento degli spread, e anche il mondo dei corporate high yielder sta soffrendo causa rischio di aumento dei default aziendali.
Anche i mondo equity si sta normalizzando. Gli analisti hanno un intenso lavoro per riprezzare i multipli aziendali basandosi sul nuovo scenario dei tassi di interesse per cui, anche se non tutti i settori merceologici sono stati colpiti in egual misura, stiamo assistendo ad un ribasso delle quotazioni.
Come la storia ci insegna la normalizzazione della politica monetaria porta a fasi di transizione sui mercati finanziari e con un repricing delle asset class in negativo. Tuttavia i mercati finanziari, dopo aver digerito il nuovo scenario di normalizzazione, daranno spunti di investimento interessanti.
Negli ultimi giorni, tuttavia, in questo scenario di normalizzazione si è innestata la crisi russa-ucraina rendendo il tutto più complicato determinando volatilità molto elevata delle quotazioni nel breve termine e può cambiare lo scenario macroeconomico e finanziario. Per fare un esempio la curva dei governativi USA nell’ultimo mese si è appiattita in maniera drammatica, facendo pensare ad una recessione o crescita lentissima per il 2023. Ma il tutto senza modificare il trend di base di una progressiva stabilizzazione dei mercati sui valori ordinari, che verrebbe inficiata solo da una guerra combattuta su ampio campo.
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