GOCCE DI FINANZA 36

 

 

In questi giorni sentiamo la parola recessione su tutti i media. Proviamo a cercare si spiegare di cosa si tratta.

 

Partiamo dal PIL il Prodotto interno lordo, ovvero tutta la ricchezza del paese, tanto per fare un esempio semplificativo anche noi abbiamo il nostro pil che è la somma di tutti gli introiti che entrano in famiglia, redditi da lavoro, redditi da investimenti, affitti.

 

Nella nostra vita avremo avuto dei periodi in cui le nostre entrate sono salite e periodi in cui sono scese tanto per fare un altro esempio se avessimo avuto in portafoglio un titolo che rendeva il 10% ed una volta scaduto e rinnovato con altro titolo con un rendimento inferiore al 6%, fermi restando gli altri redditi abbiamo un calo del nostro “pil”.

 

L’economia si sviluppa per cicli: espansione, crisi, depressione, ripresa. Diciamo che è molto simile all’umore come quando in una bella giornata ci sentiamo carichi di energia e poi magari accade qualcosa che altera lo stato, magari una brutta notizia che ci crea uno stato di ansia, incominciamo a vedere tutto nero, finchè non accade qualcosa, magari razionalizziamo solo la notizia, che ci fa riprendere.

 

E’ un fenomeno fisiologico, ovvero nel ciclo le fasi si succedono e talvolta possono esserci dei fattori esterni che scatenano od amplificano l’evento.

 

La crisi potremmo raffigurarla come una frenata in auto da corsa che può essere dolce o brusca; se è dolce occorrono pochi correttivi, se è brusca l’auto può sbandare ed andare fuori strada (e questa sarebbe la depressione) ma una volta corretta la direzione e risistemata l’auto la corsa continua ed abbiamo la ripresa.

 

In economia abbiamo atterraggi morbidi (soft landing) ovvero le situazioni di crisi sono gestite dai regolatori e dalla politica con piccoli correttivi, generalmente sui tassi di interesse o sulla stampa di moneta, oppure interventi più poderosi (hard landing) per bloccare le situazioni di inflazione o stagnazione come sta accadendo in questo periodo con repentini aumenti di tasso utilizzati per raffreddare l’economia e che produrranno una contrazione dei PIL prodotto dalle nazioni in seguito all’aumento del costo del denaro. Dovranno essere bravi a capire quale sarà il punto di minimo per non creare una frenata troppo brusca.

 

Stanno parlando anche di recessione tecnica, si tratta di un calo del PIL per uno e due trimestri che però non porta il dato tendenziale annuo in negativo, tornando all’esempio iniziale è come se nel PIL famigliare si riducessero le entrate dei flussi dell’obbligazione, ma che nei mesi successivi si incrementassero i flussi delle cedole azionarie in misura superiore al calo del flusso cedolare dell’obbligazione.

 

Per ogni informazione ed approfondimento, ed il check up finanziario vi invito a contattarmi 

Grazie per l’attenzione

Fulvio   Collivasone    329-1605983       email fcollivasone@fideuram.it

Giorgio Giannatempo 335-7752530      email ggiannatempo@fideuram.it