GOCCE DI FINANZA 25

Siamo ciò che mangiamo. (Ippocrate)

In questi giorni di gran caldo il tema dei cambiamenti climatici in atto è sugli articoli di giornali e oggetto di approfondimento delle maggiori case internazionali.

Oggi con “gocce di finanza” vogliamo trattare un tema che sarà determinante nei prossimi anni. Il tema della nutrizione.

L’aumento dei prezzi dei generi alimentari e i problemi di approvvigionamento acuiti dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, hanno posto l’accento su un problema globale: il sistema alimentare.

Secondo le stime entro 2050 si registrerà un incremento della domanda alimentare del 50%. L’offerta, tuttavia, faticherà a tenere il passo: il terreno coltivabile e le risorse idriche si stanno riducendo e attualmente, nel mondo, 2 miliardi di persone non hanno una nutrizione adeguata.

La guerra in Ucraina ha portato ad una diminuzione della produzione dei cereali e le sanzioni hanno causato una carenza di fertilizzanti.

Quindi, per i prossimi anni, si aprono sfide ambientali e sociali enormi. Come sempre le crisi portano a reazioni da parte degli operatori. Il sistema alimentare si modificherà e l’utilizzo della tecnologia aiuterà a creare un nuovo sistema. Le filiere alimentari saranno più corte e sicure, si punterà a migliorare la resa delle culture con utilizzo minore di risorse. L’azienda agricola si concentrerà a ridurre l’uso dei fertilizzanti.

Oltre alla produzione si punta anche a ridurre gli sprechi alimentari che a livello mondiale inghiottono 1/3 della produzione del cibo prodotto. Cifre abnormi. Per ottenere risultati apprezzabili si punta ad avere una logistica migliore, reti distributive efficienti, miglioramento dei processi di sterilizzazione degli alimenti.

Il cibo mandato al macero sarà sempre più riutilizzato per convertirlo in biocarburanti o mangimi per animali.

Altro cambiamento che ci accompagnerà nei prossimi anni   è l’aumento delle produzioni locali che presentano numerosi vantaggi. Prodotti più affidabili, riduzione degli sprechi, minori costi di trasporto, migliore tracciabilità. Sempre più nelle città vediamo mercatini a “chilometro zero”.

Facendo riferimento al mercato finanziario è possibile investire con semplicità  nel tema “nutrition” (come lo chiamano gli inglesi) e può essere un tassello importante dell’asset allocation del proprio portafoglio. Ci sono esperti del risparmio gestito che hanno creato fondi e ci sono gestioni patrimoniali che investono nelle società dell’agroalimentari.

Ricordiamo che il conferimento di parte del    patrimonio  in società agroalimentari è un modo di cautelarsi dall’inflazione in quanto il sistema alimentare riesce a scaricare l’incremento dei costi in modo celere al consumatore finale.

Per ogni informazione ed approfondimento, ed il check up finanziario vi invito a contattarmi 

Grazie per l’attenzione

Fulvio   Collivasone    329-1605983       email fcollivasone@fideuram.it

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