GOCCE DI FINANZA 17
“Per essere un investitore bisogna credere in un domani migliore”
(Benjamin Graham)
La Banca d’Italia a febbraio del 2022 disse:
il Pil tornerà sul livello pre-pandemia a metà del 2022, con un’espansione che proseguirà a ritmi robusti. Si può prevedere un +3,8% nel 2022, +2,5% nel 2023 e +1,7% nel 2024. Il numero di occupati, invece, potrebbe crescere più gradualmente e tornerebbe ai livelli pre-crisi alla fine del 2022. Bankitalia, infine, prevede che i prezzi al consumo saliranno del 3,5% nella media dell’anno in corso, dell’1,6% nel 2023 e dell’1,7% nel 2024.
Intanto è piombato sulle economie mondiali il conflitto Russia-Ucrania e le stime di crescita sono state riviste al ribasso di circa 1%.
Tuttavia guardando il mondo dopo il covid, quello reale, la sensazione è che ci sia grande voglia da parte delle persone di tornare a una normalità di vita, di recuperare gli anni di ristrettezza di libertà.
In questi giorni ho notato che nella località ligure che mi reco da anni il numero di turisti è aumentato in numero significativo rispetto agli anni pre covid. Ci sono più biciclette in giro che macchine, con un alto utilizzo di mezzi con pedalata assistita, i ristoranti se non prenoti non ti accettano. I locali gastronomici oramai fanno tre turni (in Liguria mai visto) approfittando che i turisti tedeschi consumano la cena molto presto, gelaterie e bar si vedono le code di persone in attesa. E per parcheggiare lo scooter è diventato complicato (mai successo).
Se si ha bisogno di artigiani quali muratori ed elettricisti bisogna aspettare giorni per avere un intervento, se i lavori sono più impegnativi si parla di mesi per lo svolgimento.
In autostrada, a parte il grande numero di cantieri aperti, il numero di TIR in viaggio è impressionate. Se si utilizza la tangenziale durante le ore mattutine il traffico è intenso a volte al limite del caotico.
Il messaggio che vogliamo trasmettere in questo articolo è che l’economia post covid sembra molto vigorosa trascinata dalla voglia della gente di tornare a vivere, viaggiare, curiosare e consumare, con la probabilità di vedere dati macroeconomici migliori delle aspettative nonostante la guerra che incombe vicino all’Europa e crea incertezze.
E per ricordare l’economista, autore della citazione, riportiamo l’allegoria preferita di Graham quella di “Mr Market: un socio che bussa ogni giorno alla porta dell’azionista, offrendogli di comprare o vendere le sue azioni ad un prezzo differente. Spesso è euforico e quota prezzi molto alti; altre volte, invece, è estremamente depresso e i prezzi che propone sono molto bassi. Di solito, il prezzo quotato da Mr. Market sembra plausibile, ma talvolta esso è ridicolo. L’investitore è libero di accettare il prezzo quotato e fare affari con lui, oppure ignorarlo completamente. A Mr. Market questo non importa e il giorno seguente tornerà a quotare le azioni con un altro prezzo. Il punto è che l’investitore non dovrebbe vedere i capricci di Mr. Market come determinanti il valore delle azioni che egli detiene. Egli dovrebbe trarre profitto dalla follia del mercato piuttosto che prendervi parte. L’investitore ottiene risultati migliori concentrandosi sulle vere performance delle sue società e sui dividendi ricevuti, piuttosto che sul comportamento spesso irrazionale di Mr. Market.”
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