“Ci sono decenni in cui non succede nulla

e ci sono settimane in cui accadono decenni”

Lenin

 

 

Gli eventi di questi giorni in Ucraina hanno riportato la mente a due anni fa,  al calo di quasi il 40% nel lockdown per il Covid del 2020, ed all’impatto emotivo sulle nostre scelte.

 

Per cercare di fare il punto della situazione, che effetti possiamo immaginare per la crisi Ucraina? Difficilmente la situazione creerà una recessione globale,  i paesi non direttamente coinvolti nel conflitto, inoltre, potranno usare la politica economica per compensare gli eventuali effetti restrittivi, riducendo le immediate conseguenze delle tensioni geopolitiche in corso, ed in questo senso, addirittura potrebbero andare ad influire sulle decisioni delle Banche Centrali, non abbiamo informazioni in merito, ma a fronte di una crisi prolungata, probabilmente la BCE ritarderà il processo di restrizione monetaria e anche  la Fed, considerando che il programma di rientro preannunciato era volto a fermare lo shock di inflazione 2021, che è dovuto ad un eccesso di Domanda che ha mandato in crisi l’Offerta. Nella situazione attuale si tratta di un puro shock di Offerta dovuto in particolare al settore energetico e del gas,  per cui sarà possibile un rallentamento del rialzo dei tassi da parte della Fed.

 

Nella storia purtroppo le rapide discese di mercato, legate ad eventi anche molto più rilevanti a livello economico, nel rispetto della drammaticità della situazione Ucraina, ci sono sempre state. Qui sotto il grafico, di lunghissima serie storica, relativo ad un investimento di un dollaro nel 1870 nel mercato azionario americano, se noi avessimo investito il nostro  dollaro allora, avremmo avuto nel 2020 15.303 dollari

E qui sotto, anche se è un po’ più complesso, vediamo le curve sovrapposte  relative al calo e alla risalita dei principali shock finanziari sui mercati, per le crisi della prima guerra mondiale, l’influenza spagnola, la crisi del 29 di Wall Street, la guerra del Vietnam e la crisi inflattiva, oltre al covid.

Questi due grafici ci evidenziano che la volatilità del mercato è parte integrale dell’ investimento, altro fattore evidente è che i mercati finanziari, quando c’è incertezza o paura, tendono a reagire in modo esarcebato. Questa reazione è anche accentuata dalle tentazioni di Market timing, ovvero la convinzione di uscire nel “momento giusto”. E’ importante non farsi condizionare né dall’euforia né dal pessimismo nelle scelte di investimento, ma bisognerebbe cercare di mantenere una certa razionalità nelle scelte di investimento.

Il primo grafico che abbiamo visto evidenzia che nel lungo termine l’investimento azionario è premiante, altresì, è premiante anche nei confronti del reddito fisso, come evidente dal seguente grafico:

Fonte: sole 24 ore su dati di Robert Shiller (sito Online data)

Che , anche se un po’ datato, evidenzia il vantaggio nel lungo termine dell’ investimento azionario rispetto quello obbligazionario, con un differenziale medio di 6 punti.

 

Altro grafico interessante è quello  elaborato dall’Ufficio Analisi e Mercati di S. B. che mostra come l’investimento in azioni presenta un rischio decrescente mano a mano che ci avviciniamo alla scadenza quindicennale e quindi  il valore del tempo nella valutazione del rischio.

l’importanza del fattore tempo nella scelta di investimento, su cui si innestano due tempi importanti nella gestione del portafoglio: la diversificazione degli investimenti, sia per aree geografiche che per tipologia di investimento e soprattutto una analisi dei bisogni, ovvero dello scopo dell’investimento:

 

Queste due infografiche danno una indicazione su cosa si intende per bisogno nel tempo e sull’importanza di pianificare in modo razionale le risorse da dedicare ai vari progetti.

Questa è una brevissima dissertazione sugli eventi di queste ultime ore per aiutare a cercare una razionalizzazione degli accadimenti e mi piace chiudere con una frase di Warren Buffett:

 

“Someone is sitting in the shade today  is because someone planted a tree a long time ago”.

“Se oggi qualcuno siede all’ombra è perché qualcuno ha piantato un albero tanto tempo fa”.

 

Per ogni informazione ed approfondimento, ed il check up finanziario vi invito a contattarmi 

 

Grazie per l’attenzione

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